
NON SONO UNA VITTIMA DI MARINELLA BOCCADAMO, 2021 PORTO SEGURO
Sara, protagonista dell’interessante romanzo di Marinella Boccadamo, non si ritiene una vittima ma una donna che tende, in maniera inconsapevole e istintuale, a cacciarsi in storie d’amore “tossiche, non nel senso che facesse uso di droghe, ma nel senso di vivere storie pericolose, nelle quali si crogiolava.”
La vicenda si colloca ad inizio del nuovo millennio in una splendida Milano, colta nelle suo diverse stagioni e attraverso le varie atmosfere scandite dal trascorrere del tempo: sole, nebbia, neve, freddo, caldo.
Il racconto, in terza persona, si snoda attraverso blocchi temporali non sempre dispiegati in ordine cronologiche ma attraversati da flash back e anticipazioni che rendono il ritmo incalzante e coinvolgente.
Dopo aver chiuso due capitoli importanti della sua esistenza, il matrimonio con Luca e il lavoro, Sara deve riorganizzare il suo tempo e le sue priorità, cercando di ritrovare, prima di tutto, fiducia in sé stessa.
Grazie a Franco, l’amico di una vita, impara a ricostruire la sua quotidianità e a trovare la forza per andare avanti.
Assunta in un pub dove si lavora di notte, tra un cocktail e un altro, tra un whisky e un Bellini, tra una pasta con la provola, melanzane alla parmigiana e mozzarella in carrozza preparate per lei da Antonio, il cuoco napoletano che le ricorda il padre che non c’è più, Sara stringe nuove amicizie e nuove relazioni sentimentali, riuscendo finalmente ad arrivare al fondo di sé e a intuire gli insani meccanismi che, a sua insaputa, agiscono in lei: sarà una nuova rinascita, un ritrovare il senso della sua vita, del suo lavoro, del suo amare.
Sarebbe facile abbinare il romanzo di Marinella al gusto scontato di uno dei tanti cocktail preparati da Sara: noi preferiamo abbinarlo al sapore di uno dei piatti gustosi preparati da Antonio per lei.