FRESCO DI STAMPA
URU di Fabio Carbone, 2023 Fernandel
La storia si apre e si chiude quasi specularmente: Pompilio, vecchio contadino, accoglie Paolo all’inizio e si congeda da Roncone nel finale.
La sua figura, arcaica e agreste, si unisce e confonde, in un gioco di rimandi, con quella di Uru.
Impossibile dare una definizione di Uru, folletto della nostra tradizione popolare: è qualcosa di più, di diverso, che rimanda ai conflitti irrisolti che ciascuno di noi coltiva dentro di sé. Ai conflitti tra mondo rurale e vita moderna.
Così è per Paolo, giovane dal passato, e presente, irrisolti, che cova dentro di sé rancori, paure, dolori; che lavora, privo di prospettive, all’interno di un call center; che vive una relazione d’amore con Giulia senza grande convinzione.
Non si può uccidere il male senza uccidere l’uomo, sembra essere la conclusione che non lascia scampo: la bestia malvagia cresce all’interno di ciascuno di noi e non ci permette di sfuggirle
Quale il sapore che rimane? Quello che ci colpisce sin dalla prima scena: una vite accarezzata dolcemente dalle mani rugose di Pompilio.
Ringraziamo la casa editrice per averci fatto dono di copia stampa.
