LA RECENSIONE DEL MERCOLEDI'
CAFFE’ AMARO di Simonetta Agnello Hornby 2017 Feltrinelli
Il caffè, amaro o dolce, è metafora della resilienza e capacità di Maria di adattarsi a ciò che le sta intorno.
Quasi obbligata dalle future cognate a berlo amaro, Maria Marra vi si adatterà così bene da farla diventare la sua scelta definitiva.
La sua arrendevolezza non implicherà però rinuncia all’azione: con la dolce caparbietà che la contraddistingue, riuscirà a passare attraverso quasi un secolo di storia, senza piegarsi.
Agnello Hornby riesce a calarci in una Sicilia da poco annessa al Regno d’Italia, in bilico tra tradizione e novità, percorsa da ventate di socialismo ma ancora strettamente controllata dalla mafia, e a portarci attraverso il Ventennio fino allo sbarco degli Alleati e alla faticosa ricostruzione post-bellica.
La protagonista, Maria, benché giovanissima accetta di sposare Pietro Sala, ricco possidente che si è innamorato di lei, ammirandola da una finestra.
La sua vita, tra nascite dei figli, viaggi, perdite al gioco, eredità contese, non sarà mai banale o semplice. Il vero amore e la passione che da sempre, pur ignorandole, ha alimentato dentro di sé, alla fine arriveranno a rendere meno amara la sua vita.
Infine, come già sua madre, anche lei capirà in quale momento poter guardare all’esistenza, sua e degli altri, con occhi diversi e ormai resi limpidi dagli anni.
Che sapore rimane? Oltre a quello del caffè, ovviamente amaro, quello dei buoni dolci siciliani fatti per rendere più dolce la vita.
